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Cristelli e Campedelli sul tetto d'Europa, la nazionale sorde a Cagliari vince gli Europei, quarto Hoffer

15.06.2019 22:32

 

L'Italia del volley femminile sorde è campione d’Europa. Semplicemente pazzesche. Un percorso netto quello delle ragazze di coach Alessandra Campedelli che durante il torneo hanno perso soltanto un set nella partita inaugurale contro la Polonia conquistando una medaglia dopo otto anni (l’ultima agli Europei del 2011, un argento). La prima medaglia d’oro della storia della pallavolo sordi della FSSI (Federazione Sport Sordi Italia). Una gioia immensa che abbraccia tutto il mondo sportivo dei sordi, tutto il mondo sportivo in generale, tutte le persone che pensano che lo sport sia il viatico migliore per l’inclusione reale. Le azzurre hanno fatto una partita quasi perfetta: 62% di positività in ricezione, quasi una palla su due messa a terra (22 punti Alice Tomat e una Claudia Gennaro in grandissimo spolvero in cabina di regia) e 13 muri. Semplicemente immense.

 

Il video dell'ultimo punto e della festa in spogliatoio: https://youtu.be/3dggEKmS2VM

 

Claudia Gennaro (palleggiatore nazionale femminile) - "È un'emozione impossibile da spiegare, ho aspettato dodici anni per conquistare questa medaglia d'oro. Oggi abbiamo dimostrato che siamo una bellissima squadra, abbiamo giocato molto bene dall'inizio alla fine. Abbiamo seguito quello che ci ha detto Alessandra, la nostra allenatrice, e siamo riuscite a vincere questa medaglia che è una cosa immensa".

 

Alessandra Campedelli (allenatrice nazionale femminile): "Ho chiesto alle ragazze due cose: prestare attenzione fino all'ultimo punto e di avere coraggio. Hanno avuto la pazienza di aspettare, hanno scelto i momenti giusti in cui si potevano fare dei break e i momenti in cui, invece, stare in attesa. E sono state bravissime a lavorare in campo e a giocare fino alla fine.

È stato un 3-0 tondo non perché fosse una partita facile ma perché siamo state bravissime noi. Abbiamo neutralizzato un avversario incredibile con caratteristiche fisiche importanti e con un'esperienza nel giocare le finali molto maggiore della nostra. Brave!". 

 

 

Guido Zanecchia (FSSI - Presidente): "Una giornata meravigliosa quella di oggi perché è la prima volta che la nostra nazionale femminile conquista l'oro nella pallavolo. Non è stato un percorso facile, anche se abbiamo sempre vinto in maniera netta. Siamo state più forti, abbiamo lavorato bene e i miei complimenti vanno a tutte le atlete, allo staff, a tutti quelli che hanno lavorato perché ognuno ha il suo merito in questa bella vittoria. Un risultato importante anche per il futuro, speriamo di trovare sempre più atlete, di avere squadre sempre più forti ma l'oro vinto oggi significa che stiamo lavorando bene. Poi oggi è il mio compleanno e questa giornata non me la scordo di certo".

 

Marta Zuddas (FSSI - delegato Sardegna): "È stupendo vedere che la pallavolo femminile è riuscita a vincere per la prima volta una medaglia d'oro qui in Sardegna, a Cagliari. Una soddisfazione grandissima che voglio condividere con tutta la Federazione Sport Sordi Italia, con il presidente Guido Zanecchia, e il CIP Sardegna con il quale abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione che, sono certa, continuerà anche in futuro. Questo è un risultato bellissimo ma anche un seme da far crescere. Sono doppiamente felice da ex pallavolista: nel 2005, alle Deafympics in Australia, ero anche io in nazionale e abbiamo perso il bronzo proprio contro la Russia. È per questo che sento questa vittoria da molto vicino".

 

 

IL MATCH - L’Italia parte contratta e regala tre errori alle avversarie che ringraziano. Poi le azzurre sanno organizzarsi bene e fanno del contrattacco la propria arma migliore grazie a numerosi tocchi a muro. L’Italia vola e il 17-8 è un muro di Gennaro, anche se mezzo punto va dato di diritto al libero, Valentina Broggi, che difende un primo tempo di Mitrofanova ad una mano. L’Italia difende tantissimo (la Russia nel primo set mette a terra soltanto il 12% delle palle attaccate) e il primo set si chiude su un perentorio 25-13. Il secondo parziale si apre con un errore in battuta di Lyazina ma la Russia - le ragazze di coach Alessandra Campedelli lo sanno - non abbassa mai la guardia. È un primo tempo anticipato di Alekseva a decretare il +2 della nazionale dell’Est Europa. Muro out di Imperiale ed è di nuovo parità. Bennardo mette il muro del vantaggio azzurro per il 9-8. Le azzurre giocano una bella pallavolo, Gennaro smista bene le sue bocche di fuoco e in seconda linea l’attenzione regna sovrana. La Russia però sa gestirsi benissimo e fa capire, con la sua difesa e i suoi attacchi intelligenti, che non sarà una passeggiata. Affatto: 13-15 per le ragazze di coach Sergeev. Le azzurre si distraggono, coach Campedelli chiama time out sul +3 Russia e con una “sette” al centro è di nuovo -2. Gennaro mura tutto e con un attacco di Tomat l’Italia va a +2: 21-19. La Russia prova a cambiare palleggio, dentro la Usova, ma l’Italia è in grinta a muro e non passa nulla. Nemmeno l’ultimo pallone del 25-19 che Tomat mura per andare sul 2-0. Katanskaya tira forte, Broggi difende. Tomat tira forte, palla per terra: 1-0. Ace di Gennaro per il 2-6 e diagonale profonda di Tomat per il +5 Italia. Coach Sergeev chiama time out dopo un primo tempo di Martone che porta l’Italia sul +8 (10-2). Le azzurre tengono un vantaggio considerevole (6-15) e attaccano con il 50%: percentuali da serie A. L’ultimo punto è del capitano Ilaria Galbusera: la commozione non si misura, non si esprime a parole. Solo a lacrime e urla di gioia.

 

 

Italia-Russia 3-0
Parziali: 25-13, 25-19, 25-16
Italia: Tomat 22, Martone 7, Gennaro 7, Galbsuera 9, Broggi (L), Imperiale 4, Bennardo 10, Brandani, Casini, Cristelli, Solimene, Biasin (L), Bruni, Calcagni. All. Campedelli
Russia: Katanskaya 5, Kharchevnikova 3, Lavrinenko (L), Lyazina, Mansurova, Mitrofanova 3, Romanova 1, Shevliakova (L), Soloveva, Somkina, Trubova 3, Usova 1, Alekseva 11. All. Sergeev

L’Italia perde 3-0 contro la Turchia senza appello e lascia che sia la squadra “di mezzo” a mettersi al collo la medaglia di bronzo tanto desiderata. La squadra di coach Rocco Bruni arriva quarta in questa rassegna europea di Cagliari e da qui riparte in vista del prossimo anno, il 2020, quando, sempre in Italia, sono previsti i Campionati Mondiali di pallavolo sordi. 

 

 

IL MATCH - Il primo punto del match è una veloce al centro di Zappavigna, la Turchia è un’ottima squadra ma l’Italia ha tanta fame di podio. Il punteggio rimane in equilibrio, l’Italia commette due errori e i turchi si portano sul 6-6. Entrambe le squadre sono fallose ma l’Italia ben si comporta a muro con un break di due punti conquistato grazie proprio a questo fondamentale: 12-10. Bartoli sugli scudi mette per terra il 12-15 e Morrone continua a mettere in difficoltà gli attaccanti turchi: “murone” per il +4 Italia. Poi è Yigiter che, piedi a terra, riesce a mettere in difficoltà la seconda linea azzurra ed è un attacco forte di Akyildiz a riportare la situazione, in pochi minuti, in parità: 16-16. La Turchia passa in vantaggio sul 19-17 con troppi falli dell’Italia e coach Rocco Bruni è costretto a chiamare time-out. Zappavigna riporta, con un muro, la palla sui nove metri azzurri ma i turchi difendono e si tengono in vantaggio di 2. Che diventa +4: all’Italia viene il “braccino” mentre i turchi mantengono l’inerzia dalla loro, usano le mani del nostro muro e si portano sul 23-19. Ace di Simsek su Musacchio, mani-out di Karatas e il primo set si chiude 20-25. L’Italia inizia bene il secondo set, concentrata, coach Bruni spiega ai suoi l’importanza di aiutarsi ma i turchi marcano bene Bartoli da posto due e passano in vantaggio: 3-4.  Aquilani gioca alto sul muro turco e la situazione torna in parità: 5-5. La Turchia trova due ace consecutivi per il 6-9 mentre l’Italia si contrae, ha paura e poca pazienza. Fuori Musacchio e dentro Pongiluppi come libero. Ancora un ace, questa volta di Karatas, ed è +5 Turchia. L’Italia va in difficoltà in ricezione, troppa, mentre i turchi si trovano a giocare sciolti: + 7. Resta dentro Morrone in ricezione con fuori entrambi i liberi, non in giornata brillante: 10-19. L’Italia ci riprova ma è un ace di Cicek a riportare la Turchia +10. Il set si chiude sul 15-25 con un primo tempo di Azyildiz e l’Italia con il morale sotto le scarpe. Si torna in campo e il primo punto è di Cicek da posto due. L’Italia tiene botta, cerca di adattarsi alla velocità turca e tiene la parità con un attacco di Verdecchia: 7-7. La Turchia trova, con muro e attacco, un break di 3 punti che riesce a tenere fino al 13-16. Un primo tempo spostato di Zappavigna vale il 17-19. L’ace di Cicek vale il 19-24 e il punto dell’opposto decide che la Turchia è bronzo europeo. 

 

Italia – Turchia 0-3
Parziali: 20-25, 15-25, 21-25
Italia: Aquilani, Bartoli, Bolis, Caselli, Dell’Arte, Hoffer, Ianiro, Malfasi, Morrone, Musacchio (L), Pieroni, Pongiluppi (L), Verdecchia, Zappavigna. All. Bruni
Turchia: Akyildiz, Cicek, Ciftci, Genc, Karatas, Kardas, Kuzucu, Metin, Palaz, Razbonyali, Simsek, Tekin, Yagiz, Yigiter. All. Carkci

 

(fonte organizzatori)

 

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