Via a "Body Gaming", progetto per una pallavolo più consapevole e libera dai tabù legati all’intimità femminile
Allenare in modo alternativo e completo le pallavoliste under25, facendo loro capire l’importanza del pavimento pelvico nel gioco, e implementare abitudini sportive che lo mantengano sano: questo è l’obiettivo di Body Gaming, il progetto lanciato a ottobre 2021 da un gruppo di ex-pallavoliste con il patrocinio delle Politiche Giovanili del Comune di Trento, Comitato CONI Trentino e Associazione Italiana dei Fisioterapisti (AIFI).
“Abbiamo un insieme di muscoli all’altezza del bacino a cui non prestiamo mai attenzione, ma che è invece centrale per moltissimi movimenti che facciamo durante la giornata” - spiega Vittoria Brolis, una delle fondatrici - “La cattiva condizione del pavimento pelvico può portare a disfunzioni disabilitanti a più livelli, come il vaginismo, la vulvodinia o la cistite ricorrente.” L’iniziativa, prima in Italia a occuparsi di questo tema, parte da un semplice dato: le giocatrici di pallavolo hanno il 116% di probabilità in più di soffrire di incontinenza urinaria rispetto ad atlete di altri sport. Le atlete che praticano in generale uno sport che prevede salti e tensione del basso addome mettono sotto sforzo più di altre il pavimento pelvico provocando alterazioni fisiche.
“Il benessere del pavimento pelvico non viene quasi mai preso in considerazione, men che meno nel mondo sportivo, ma basterebbe poco per fare una buona prevenzione” - aggiunge Lucia Battisti, di professione ostetrica. Il percorso pilota prevede un ciclo di quattro incontri, nell’area di Trento, e coinvolge le atlete della squadra di serie C Trento Volley, rappresentativa dell’eccellenza pallavolistica trentina. Nel corso degli appuntamenti, le ragazze Under17 impareranno dove si trova il pavimento pelvico, a cosa serve, e che rischi comporta a livello fisico e psicologico non utilizzarlo correttamente. Al termine del percorso sapranno percepire questi muscoli e implementare nel loro allenamento standard alcuni esercizi di percezione e rilassamento. Gli incontri saranno guidati da cinque esperti d’eccellenza del territorio trentino in un’ottica multidisciplinare: Elisa Borella, fisioterapista specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico; Francesco Capobianco, specialista in ostetricia e ginecologia; Laura Mincone, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa; Maria Teresa Nava, fisioterapista presso Azienda Sanitaria di Trento, e Serena Ziglio, insegnante certificata di Parto y Movimiento.
“Nell’ideazione del percorso abbiamo cercato di unire la competenza e professionalità degli esperti coinvolti all’approccio fresco e coinvolgente di un team giovane con la passione per la pallavolo” - continua Caterina Casonato - “Non vogliamo allontanare le atlete dalla pallavolo o da altri sport, ma - anzi - dare loro gli strumenti per giocare in modo consapevole.”
Partecipano alla creazione e promozione di Body Gaming punti di riferimento riconosciuti a livello nazionale in ambito sportivo e sanitario - come CONI Trentino e AIFI - con cui verrà misurato l’impatto dell’iniziativa nel breve-medio termine sulle atlete, il gruppo sportivo, i genitori e tutti gli stakeholder coinvolti. “Non abbiamo avuto la minima difficoltà a trovare dei solidi alleati per promuovere questo progetto” - afferma Gaia Salizzoni, un’altra fondatrice del progetto - “Chi si occupa di salute è perfettamente consapevole della scarsa attenzione rivolta a questo tema e di quanto possa essere innovativo partire dall’ambito sportivo per creare un impatto tangibile sul benessere della persona”.
Il progetto pilota è solo il primo passo: se i risultati saranno positivi, c’è la possibilità di estendere il format in versione offline od online ad altri ambiti sportivi - femminili e maschili - e ad altre zone geografiche in Italia.
Per maggiori informazioni sull’iniziativa:
https://www.halecommunity.com/bodygaming
https://www.instagram.com/halecommunity/
(fonte organizzatori)
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