Primo giorno trentino per Davide Mazzanti, per 4 anni allenatore dell'Itas femminile: "Qui per una visione di futuro condivisa"
Primo giorno, ieri, in palestra per Davide Mazzanti con la sua nuova squadra. Questa mattina invece presentazione ufficiale del nuovo tecnico del settore femminile di Trentino Volley nella sede di Trentino Marketing, alla presenza del vice presidente della Provincia Francesca Gerosa e dell'assessore provinciale Roberto Failoni. Oltre che del presidente del club trentino, Bruno Da Re.
Per l'ex ct azzurro un contratto di 3+1, ovvero fino alla fine di questa stagione e poi un triennale pieno: quattro anni a Trento per costruire qualcosa di importante anche a livello femminile all'ombra del Monte Bondone.
Lo sintetizza bene il presidente Bruno Da Re: “Questa è una scelta che vuole portarci ad essere competitivi nel femminile come lo siamo nel maschile. Per riuscirci abbiamo bisogno di basi solide, solida è la nostra società ma ci mancava ancora qualcosa. Oggi posso affermare che sento dopo quasi 40 anni in questo mondo che Davide sia una persona nelle corde di questa società. Non è qui per salvare la squadra, ci proveremo ovviamente e lavoreremo per questo, ma siamo qui insieme per sviluppare una idea di futuro. Per farlo avevamo bisogno di una figura all'altezza e Davide lo è”.
Non ci saranno altri interventi sul mercato dopo gli arrivi di Acosta e della regista Passaro, quella attuale sarà la squadra che arriverà fino in fondo. Alla presentazione del nuovo tecnico presente anche tutta la squadra al completo.
Le prime parole di Davide Mazzanti da nuovo allenatore di Trento: “Per me è una emozione particolare. Ieri quando sono entrato per la prima volta in palestra con queste ragazze abbiamo vissuto una giornata densa di emozioni. L'interruttore magico che mi ha portato a dire di sì a Trento è stata la visione di questa società: non pensiamo a dove partiamo ma dove vogliamo arrivare. Abbiamo la visione e la voglia di costruire qualcosa di importante, guardando i trofei e le foto delle vittorie in sede mi sono sentito parte di una storia importante della pallavolo e ho voglia di arricchire quella storia anche in campo femminile. Mi si sono accese in testa un sacco di idee su quello che potremo fare insieme. Adesso la visione è un po' offuscata perché partiamo dall'ultimo posto in classifica: io sono più un uomo di mare che di montagna, ma le mie poche esperienze in quota mi hanno insegnato che anche quando la cima ti sembra molto lontana se cammini nel modo giusto questa si avvicina sempre di più. Con le ragazze abbiamo già condiviso l'idea di condividere il presente, isolarci e compiere il nostro percorso”.
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