
C-D femminile, la gioia di Anna Quaglierini per la promozione del Sopramonte: "Una vittoria davvero di gruppo"

di Nicola Baldo
C'è chi ancora deve giocare alcune partite e chi, invece, può godersi un po' di meritato riposo. In quanto il loro cammino stagionale è già finito. È il caso, ad esempio, del Sopramonte che dopo aver vinto la serie D femminile è tornata in carrozza nel massimo campionato regionale. “E' stata una stagione comunque non semplice, lunga e difficile, ma che si è chiusa nel migliore dei modi”, commenta la palleggiatrice del Sopramonte Anna Quaglierini. Una delle protagoniste assolute della cavalcata del Sopramonte, chiusa con un bottino di 17 vittorie in 20 partite di campionato in serie D.
Sarà una banalità, una frase detta e ridetta spesso, ma rispecchia esattamente come sono andate le cose: questa per il Sopramonte è stata soprattutto la vittoria del gruppo. “Assolutamente sì – prosegue Quaglierini – sin da quando siamo retrocesse il grosso del gruppo ha voluto fin da subito andare avanti insieme ed affrontare questa serie D per cercare di costruire qualcosa di bello ed importante. E durante l'anno, nei momenti più difficili delle partite, proprio il gruppo è stato probabilmente decisivo nell'avere qualcosa in più rispetto alle avversarie. Stiamo bene fra di noi e penso che in campo si sia visto”. Così come si è vista anche la mano di Ruggero Bassetti, tecnico tornato a fare il primo allenatore dopo alcune stagioni da secondo. “Ruggero è stato determinante nel raggiungimento di questo risultato – continua la palleggiatrice bondonera – sia per la qualità del lavoro fatto in palestra sia perché ha saputo capire molto bene i momenti delle varie partite. Per fare un esempio pratico c'è stata una partita nella quale lui ci ha chiesto di cambiare una cosa mentre noi in campo avevamo una sensazione diversa ed alla fine, parlandoci, ci ha lasciato fare come ci sentivamo. Ci ha dato insomma fiducia e tranquillità”.
In una serie D che è stato torneo di buonissimo livello quest'anno. “Vero, ci sono alcune squadre di alta classifica che potrebbero fare comunque molto bene anche in C – prosegue Quaglierini – da quello che abbiamo potuto vedere quest'anno la grande differenza fra le due categorie regionali è soprattutto nella gestione dell'errore. Ovvero in serie C quando il punto è importante, la palla è importante, raramente si sbaglia o comunque si limitano moltissimo gli errori. Invece in D qualche errore in più anche nei momenti importanti della partita da parte dell'avversario ci sono. Uno dei nostri pregi, infatti, è stato quello di cercare sempre di evitare di sbagliare nei momenti importanti di un set”. Ed ora per Quaglierini e compagnia schiacciante si tornano così ad aprire i portoni della serie C femminile.
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