B1 femminile

Verso una nuova serie B: per ripartire sul piatto c'è l'ipotesi di "gironcini" eliminatori a poche squadre

06.11.2020 10:37

 

di Nicola Baldo

 

Inevitabilmente ai campionati cadetti di volley che prenderanno il via, se andrà tutto per il meglio, a gennaio servirà una nuova formula. Impensabile ed impossibile comprimere 22 partite di regular season più playoff e playout in quattro o cinque mesi al massimo. Ecco, allora, che sul piatto vi è già una proposta per arrivare ad una nuova formula. Proposta che la Federvolley nazionale sta esaminando. Molto nella decisione della nuova formula, ovviamente, dipenderà dai tempi che si avranno a disposizione: un conto è iniziare i campionati a metà o fine gennaio ed un altro conto sarebbe iniziarli anche solo due o tre settimane dopo.

 

VERSO UNA SERIE DI GIRONCINI ELIMINATORI

Questa proposta della quale si sta dibattendo prevede la divisione dei campionati di serie B maschile, B1 e B2 femminile in due fasi. Una prima fase con dei “gironcini” eliminatori realizzati su base prima di tutto geografica. E, poi, una seconda fase invece dove, in base alla classifica di questi primi gironcini eliminatori, si creino altri gironi, alcuni che giochino per le promozioni ed altri invece a caccia della salvezza.

 

Spieghiamo: le 12 squadre di ogni girone potrebbero e dovrebbero essere suddivise in raggruppamenti da 4 o 6 o 8 squadre l'uno (in base ai tempi che ci saranno a disposizione per giocare), chiamate ad affrontarsi in partite di andata e ritorno. Fra squadre, come detto, geograficamente vicine fra loro, in primis quindi fra squadre della stessa regione. Questo in primo luogo per diminuire al lumicino gli spostamenti ed i passaggi da regione a regione.

 

Le prime 2 o 3 o 4 classificate di questi gironi, poi, accederebbero alle poule promozioni con le altre prime classificate degli altri gironi. Allo stesso modo le ultime due o tre o quattro classificate dei primi gironi si sfiderebbero fra loro per la salvezza. Si sta ancora lavorando per capire quanti gironi e da quante squadre comporre questi primi e questi secondi gironi, se nelle sfide della seconda fase far giocare solo andata o se invece confermare andata e ritorno, così da arrivare a giocare almeno una decina o dozzina di partite anche in questa seconda fase.

 

I PRO ED I CONTRO

I pro di questa formula sono tanti: limitare gli spostamenti, poter adattare il numero di gare in base alle necessità ed ai tempi a disposizione, creare una seconda fase soprattutto dove l'equilibrio e le partite incerte dovrebbero essere assicurate visto che, in teoria, si affrontano sestetti di livello simile. In più per le società sarà un risparmio importante alla voce "trasferte" visto che, almeno nel primo girone, si macineranno ben pochi chilometri. 

 

I contro di questa formula vedono la necessità, non facile visto che si parla di ragazzi e ragazze ferme da quasi un anno quando si tornerà a giocare, delle squadre di ingranare subito. Di fare subito risultato nelle prime 8 o 10 partite se si vuole puntare ad un determinato campionato. Ed essere subito al top, allenandosi a singhiozzo causa Covid-19 in questi mesi, e dopo un anno quasi di inattività non sarà facile anche per atleti d'esperienza. 

 

UN ESEMPIO PRATICO

Per far capire meglio come potrebbero nascere questi gironi facciamo un esempio con le squadre regionali.

 

In B1 femminile Rothoblass Volano, Argentario e Walliance Ata sarebbero sicuramente nello stesso girone e se questo fosse a sei sestetti potrebbero affrontare la Vivigas Verona e le due squadre mantovane, Volta Mantovana e Porto Mantovano oppure tre squadre venete se non si vogliono “mescolare” più regioni. Così da limitare al massimo gli spostamenti da una regione all'altra.

 

In B2 femminile invece per Marzola, Lagaris Rovereto e Maia Dentis Neruda si potrebbe verificare un raggruppamento con Bassano Volley e due squadre vicentine o due squadre padovane, a meno di non optare per fare un unico girone con le squadre veronesi.

 

Mentre in B maschile – sempre se questa sarà la formula alla fine approvata dalla Federvolley nazionale – nascerebbe facilmente un girone con Argentario Miners, Lagaris Rovereto e Ks Rent Bolghera insieme alle due squadre veronesi di Dossobuono e Cavaion Veronese, con in più un'altra squadra veneta.

 

Iniziando a metà o fine gennaio (se va bene...) e giocando dieci partite “eliminatorie” si arriverebbe alla sosta di Pasqua di inizio aprile, per poi avere tutto aprile e tutto maggio per giocare le fasi promozione e salvezza.

 

OCCHIO AD EVENTUALI RITIRI

Attenzione però ad una cosa. Perché diverse società in giro per lo Stivale stanno pensando di non disputare questa stagione. Stanno vagliando l'ipotesi di ritirarsi e stop.

 

 

Commenti

Itas Trentino: Alessandro Michieletto torna in campo, dopo un mese è guarito dal Covid-19
Il Coni segue la linea della Fipav: A, B, C e giovanili restano "campionati di interesse nazionale". Palla alle società