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Riforma del lavoro sportivo: niente spese per rimborsi annui sotto i 5 mila euro, ecco le principali novità in arrivo

 

Premessa d'obbligo: ancora i correttivi della riforma dello sport devono essere pubblicati in Gazzetta Ufficiale. E, quindi, tutto quello che trapela per ora sono bozze e documenti ancora senza il crisma della legge fatta e finita. Ma quasi.

 

Facciamo chiarezza o cerchiamo di farla almeno, in una materia molto complessa ed intricata. Per quel che riguarda il volley si parla solamente di lavoro sportivo e quindi del rapporto che ci sarà fra atleti/allenatori e società. Ormai il vincolo sportivo nella pallavolo è riformato ed annuale, per decisione della Fipav nazionale che ha anticipato gli ultimi rinvii approvando a febbraio la riforma che lo porterà ad essere annuale a partire dal prossimo 1 luglio 2024. Giornata nella quale tutte le società italiane si troveranno l'ATL2, ovvero il file nel sistema della Federvolley riepilogativo di tutte e tutti i propri tesserati, desolatamente vuoto.

 

Quindi qui si parla solamente di lavoro sportivo, rimborsi ai tecnici ed agli atleti, che di fatto da questa stagione sportiva saranno dei Collaboratori coordinati e continuativi con la società sportiva. Lo scorso 26 luglio il Consiglio dei Ministri ha approvato le correzioni alla legge di riforma del mondo dello sport, approvato dalla scorsa legislatura.

 

  • - Niente Inps e niente Inail sotto i 5 mila euro: se il lavoratore sportivo nel suo contratto (perché quello mettiamocelo via, si dovranno fare contratti di lavoro sportivo e depositarli al Centro per l'Impiego a quanto pare...) percepisce meno di 5 mila euro a stagione allora la società sportiva non dovrà versare Inps né Inail né nessun costo aggiuntivo.

  • - I compensi dei lavoratori sportivi sono considerati redditi da lavoro e sono previste tre fasce:

  • - Fino a 5 mila euro esenzione totale contributiva e fiscale

  • - Dai 5 ai 15 mila euro si pagano i contributi al lavoratore ma si è fiscalmente esenti

  • - Oltre i 15 mila euro all'anno si è soggetti a contribuzione e tassazione completa

  • ATTENZIONE: queste cifre sopra indicate vengono calcolate su base annua solare e non all'interno della stagione sportiva, quindi si dovrà subito calcolare quanto già percepito in questo 2023 e fare i relativi calcoli.

  • - Nessuna retribuzione per i volontari, che potranno al massimo avere dei rimborsi spesa documentati fino ad un massimo di 150 euro mensili.

  • - Le società avranno tempo fino al 31 dicembre 2023 per sistemare i propri statuti ed adeguarsi alle nuove disposizioni, appena ovviamente saranno scritte nero su bianco in Gazzetta Ufficiale, mentre le società che hanno un bilancio inferiore ai 100 mila euro annui potranno accedere a dei contributi.

  • - Rispetto alla prima stesura della legge sullo sport l'Inail sarà molto meno presente. Anche per i contratti non da dipendente.

  • - Praticamente tutte (o quasi) le comunicazioni al Centro per l'impiego del proprio comune di riferimento si potranno fare con il RAS, ovvero il Registro delle Attività Sportive. Comunicazioni quali quella mensile sui dati retributivi all'Inps o la tenuta del Libro Unico del Lavoro.

  • - I lavoratori sportivi sono: atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici ed arbitri. Praticamente tutti tranne i dirigenti “semplici” che seguono una o più squadre.

  • - Gli arbitri dovranno comunicare al Centro per l'Impiego tutte insieme le proprie attività anche in blocco, entro il trentesimo giorno successivo alla scadenza di ogni trimestre.

  • - Il rapporto di lavoro nel dilettantismo prevede la possibilità di svolgerlo fino ad un massimo di 24 ore settimanali.

  • - La presenza in società anche di un solo lavoratore subordinato, o di un solo Co.Co.Co amministrativo-gestionale, ovvero anche di un solo collaboratore sportivo con compenso superiore a 5.000 euro annui comporta l’applicazione dell’ordinaria disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, in quanto compatibile con le modalità della prestazione sportiva.

  • - I dipendenti pubblici, come ad esempio anche gli insegnanti di educazione fisica oltre ai dipendenti di Comuni, Provincia e Regione, possono fare attività come volontari semplicemente comunicandolo al proprio datore di lavoro. Mentre se il lavoro sportivo prevede un compenso, allora sarà necessaria l'autorizzazione scritta del datore di lavoro che potrà concederla oppure negarla.

  • - I correttivi prevedono anche la possibilità per le società sportive Asd e Ssd (così come già possono fare anche altre associazioni del Terzo Settore) di utilizzare per la propria attività anche immobili a destinazione diversa rispetto a quella sportiva come, ad esempio, capannoni industriali o magazzini. Ovviamente nel rispetto delle normative e delle direttive tecniche della singola disciplina. Esempio pratico: una volta che questo passaggio sarà pubblicato e normato dovrebbe essere possibile per una società affittare anche un capannone a Spini di Gardolo, per fare un esempio, ed allestirci al proprio interno un campo da pallavolo dove giocare. Ma per una cosa delicata come questa meglio aspettare che tutto sia scritto nero su bianco in Gazzetta Ufficiale.

 

Clicca QUI per vedere la sintesi dei correttivi in arrivo pubblicata dal Governo.

 

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