La schiacciata ignorante

La schiacciata ignorante: e se provassimo a salvare Coppa TAA e Coppa Provincia? Con una formula nuova...

20.05.2020 01:38

 

di Nicola Baldo

 

È chiaro, chiarissimo, che pensare alla pallavolo giocata adesso è alquanto precoce. Ma, ammettiamolo, quanto ci manca?? Tanto tanto tantissimo a tutti noi, è chiaro.

 

Mentre la notte imperversa e l'ora sul quadrante è più vicina all'alba che al tramonto, sfidando i tanti se, se, se, se e se... di questo periodo proviamo a confezionare una proposta?

Di quelle, ovviamente, ancora da prendere con le molle vista l'incertezza che imperversa un po' ovunque.

 

E quindi noi una propostina legata alla Coppa Trentino Alto Adige ed alla Coppa Provincia della prossima stagione alla Fipav del Trentino la facciamo. Fermo restando che, ovviamente, prima bisognerà dissipare tutti i dubbi (si gioca o non si gioca? la responsabilità sanitaria di ragazzi e ragazzi a chi va? chi e come deve sanificare tutta la palestra? se trovano un positivo in squadra cosa si fa, si chiude il campionato o la singola squadra?) e poi si può provare a ragionare su questi temi, noi una proposta da mettere lì nel cassetto la facciamo.

 

Ma... e se provassimo comunque a giocarle la Coppa Provincia e la Coppa Trentino Alto Adige?

 

Sarò sincero, sono manifestazioni che ci piacciono. E tanto pure. Perché, alla fine, le finali così sono una festa, un'occasione di incontro e di stare insieme oltre che per poter vedere più squadre all'opera tutte insieme. E lo sarebbero state ancora di più se si fosse rispettato il senso iniziale che si voleva dare alla Coppa Provincia alla sua nascita, ovvero finali anch'esse il 6 gennaio in palestre in prossimità di quelle della Coppa Trentino e premiazioni tutti insieme in un solo palasport. Ma vabbè, ormai quella proposta è finita in cantina da tempo.

 

Proviamo ad ipotizzare un nuovo format per le due coppe, visto che sarà praticamente impossibile giocarle come al solito prima dell'inizio dei campionati, ad ottobre. Fare le eliminatorie sarà impossibile, questo è chiaro quanto il sole a Ferragosto.

 

E se provassimo a fare come fanno in serie B?

 

Ovvero se facessimo giocare le final four di Coppa alle prime classificate dei vari campionati dopo la fine dell'andata? Se facessimo, per un anno, diventare le due Coppe di casa nostra delle sfide fra le squadre Campioni d'Inverno della regione?

 

Spieghiamo tutto meglio con uno schema: le tradizionali finali a quattro si giocherebbero fra le prime due classificate della C e della D maschile e femminile, con tradizionali incroci prima della C contro seconda della D e prima della D contro seconda della C, alla fine del girone d'andata.

 

Ed in Coppa provincia qualcosa di simile: la prima della Prima divisione al termine dell'andata contro una delle due prime classificate dei due gironi di Terza (se ci saranno abbastanza squadre ovviamente come negli ultimi anni, altrimenti si possono prendere prima e seconda della Prima) e prima della Seconda contro l'altra vincitrice di uno dei due gironi della Terza (sempre se ci saranno, come negli ultimi anni, abbastanza iscritte).

 

Questo permetterebbe di giocare una manifestazione che solitamente durava un mese in una sola giornata o, volendo, per evitare assembramenti eccessivi se saranno ancora vietati, le semifinali al sabato e le due finali alla domenica. Una dietro l'altra. Con premiazioni al termine delle finali. In base ai regolamenti vigenti quando queste finali si potranno giocare si può adattare la formula: semifinali e finali in un giorno, in due giorni (sabato e domenica), in una sola location o semifinali in casa della meglio piazzata in campionato, solo le finali in location unica... insomma si può cercare di rendere queste finali più “smart” e sostenibili in ossequio a come sarà la situazione ad inizio 2021.

 

Già perché il vero terno al lotto per capire se anche solo una cosa del genere è fattibile sono i tempi.

 

C e D femminile avranno 12 squadre, C e D maschile (purtroppo... sigh...) qualcuna in meno quindi come tempistiche prendiamo il campionato più lungo, quello femminile. La Prima anch'essa 12 squadre, la Seconda è a 13 e sulla Terza il punto di domanda sarà dissipato solo a settembre, al termine delle iscrizioni.


Sappiamo già che si partirà nella seconda metà di novembre, se tutto andrà bene, con tutti i campionati. Ponendo ad esempio che si inizi sabato 21 novembre a giocare, allora prima di Natale si possono giocare cinque partite su 11 fino al 19 dicembre quando inevitabilmente ci si fermerà per pandori e panettoni. Tornando poi in campo sabato 9 gennaio 2021 hai bisogno ancora di sei partite per finire il girone d'andata: 9, 16, 23, 30 gennaio, 6 e 13 febbraio.

 

Potenzialmente, quindi, i campionati regionali e provinciali (sempre se tutti i se di questo periodo lo permetteranno) nel weekend del 20 e 21 febbraio 2021 si potrebbero fermare per un turno di riposo fra fine andata ed inizio del ritorno e, quindi, in quel weekend giocare le finali di Coppa con la formula sopra proposta coinvolgendo le prime della classe di tutti i tornei. Assegnare due trofei in una data che avrebbe anche un forte valore simbolico, visto che arriverebbe un anno praticamente esatto dopo lo stop di questa stagione per l'esplosione del Covid-19, visto che il volley si è fermato alla vigilia del turno di sabato 22 febbraio 2020. Anzi, proprio nel pomeriggio di sabato 22 febbraio, quando tutti si stavano preparando per andare in palestra ed il giovanile c'era già. 

 

Simbologia a parte questa formula – che, chiaramente, è solo un palliativo, un modo per cercare di disputare comunque queste Coppe nonostante la stagione stretta e corta che ci aspetterà – ha la possibilità di “modulare” fino all'ultimo lo proprio svolgimento per rispettare le indicazioni che ci saranno più avanti. Sempre se, ovviamente, si riuscirà a partire con le partite a novembre.

 

Questa formula permetterebbe, poi, anche – se Veneto e Friuli ci staranno ovviamente – di provare a disputare nella Pasquetta del 2021 (lunedì 5 aprile) la Coppa Triveneto già saltata quest'anno e che doveva essere ospitata dal Trentino fra Arco e Riva del Garda.

 

Iniziando poi i gironi di ritorno sabato 27 febbraio, le undici (al massimo, tranne che per la Seconda divisione se resterà a 13 squadre) giornate per completare il ritorno considerando anche l'inevitabile pausa per la Pasqua del 4 aprile si concluderebbero sabato 15 maggio 2021. Se si vorrà giocare anche sabato 1 maggio, altrimenti sabato 22 maggio se nella giornata della Festa dei Lavoratori si lascerà un weekend di riposo. Giusti giusti, insomma, si finirebbe tutti quanti a metà maggio, ragionando poi su se e come eventualmente fare anche i playoff che, però, bene che vada prima del 22 maggio non si potrebbero iniziare.

 

Ovvio, ora è presto per pensare a queste cose, ma intanto mettiamo lì, nel cassetto, un po' di proposte che quando servirà così si potrà decidere rapidamente.

 

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