Trofeo delle Regioni 2017

Dal Trofeo delle Regioni all'oro nell'Europeo Under 17: il ct azzurro Morganti ringrazia "Trentino 2017"

18.07.2017 11:12

 

È un cammino che parte da lontano, quello di Bruno Morganti, allenatore della Nazionale Under17 maschile, medaglia d’oro agli ultimi campionati europei in Turchia. “Un percorso iniziato molto tempo fa – racconta il tecnico azzurro – con il Regional Day, passando per il Trofeo delle Province, fino alla selezione allargata di atleti che ha portato a queste convocazioni. In mezzo, ancora, le edizioni del Trofeo delle Regioni, una tappa fondamentale per gli atleti e per noi selezionatori.”

Un appuntamento importante, per molti aspetti. “L’edizione 2017 svoltasi in Trentino – continua Morganti - è stata, dal mio personale punto di vista, una delle migliori dal punto di vista organizzativo, tanto per le strutture e l’attenzione data alla manifestazione quanto per la presenza di atleti di altissimo livello, quali Lorenzo Bernardi, Simone Giannelli e Tiziano Mazzone, testimoni di un’esperienza personale da protagonisti al Trofeo delle Regioni - Kinderiadi, a dare lustro a questa una grande avventura da vivere. Per i ragazzi e le ragazze è stato importante poter ascoltare le loro parole, vedere da vicino e ricevere i premi dalle mani dei grandi protagonisti della pallavolo italiana, come il ct della Nazionale femminile Davide Mazzanti. Sono momenti che rimangono”.

Un’edizione quella del 2017 anche, e decisamente, singolare che ha visto gli atleti selezionati per la Nazionale Under17 dall’ultimo pallone toccato nel torneo passare direttamente alla carta d’imbarco per la Turchia. Non era mai successo, infatti, che il calendario impedisse qualche seduta di allenamento tra il Trofeo delle Regioni e un campionato internazionale. Si è trattato, quindi, di un’edizione che non ha giocato un ruolo nelle convocazioni, fatte con anticipo visti i tempi richiesti dalla CEV “ma che mi ha consentito – racconta il tecnico azzurro - di seguire dal vivo i dodici atleti convocati, con la possibilità di vedere e quindi valutare, il loro approccio a determinate circostanze di gioco e il superamento di alcune situazioni in campo. Per quanto riguarda il gioco espresso, invece, ho trovato un buon livello, tenendo conto che per questa fascia d’età i due fondamentali importanti sono il servizio e la ricezione, ma si è registrato molto di positivo anche per quanto riguarda l’attacco”.

Alla difficoltà di non poter seguire la preparazione come da prassi, quindi, va sottolineata “la possibilità e utilità di vederli giocare – continua Morganti - e quindi cogliere anche gli aspetti emozionali che hanno guidato gli atleti in alcuni frangenti e fasi della gara, consentendomi di valutare l’aspetto psicologico e di come potermene giovare durante il campionato europeo: la finale giocata contro il Belgio ne è la testimonianza. Dopo un avvio di gara veloce e apparentemente facile, infatti, siamo entrati in una fase molto complicata, dove abbiamo subito il gioco degli avversari senza riuscire a controllare il vantaggio e quel terzo set prima dominato e poi perso avrebbe potuto essere determinante, in senso negativo, ma i ragazzi hanno dimostrato di crederci veramente e di essere pronti a lottare per il titolo. La loro forza ha lavorato molto sul mio autocontrollo e quella medaglia conquistata, ora, ha il sapore della grande impresa, quella di un gruppo eccezionale che non si è mai tirato indietro nonostante le difficoltà che ci sono state, comprendendo l’importanza di vestire la maglia azzurra con orgoglio e serietà. Avevo chiesto loro di guardare l’obiettivo finale solo quale meta di un percorso fatto di traguardi quotidiani di squadra, tecnici e tattici, da raggiungere: c’è grande soddisfazione per aver visto in questo un gruppo di atleti molto attenti e determinati che hanno dimostrato forza tecnica e morale, indispensabili per poter salire sul gradino più alto del podio”.

Ora, dopo i festeggiamenti, è già ora di guardare avanti, di compiere i prossimi passi. Sì, ma in quale direzione? “Dando luce a questi ragazzi – conclude il tecnico azzurro, in partenza per raggiungere la selezione Under19 di Barbiero -  continuando a sottolineare il lavoro svolto anche da parte di noi tecnici che da otto anni portiamo avanti quello che è un progetto, un progetto Italia o un modello Italia come vogliamo definirlo, che sta dando i suoi frutti. Basti pensare che non era mai successo che con due gruppi pre-juniores, diversi, si centrassero a distanza di due anni due medaglie d’argento e poi l’oro europeo con questa Under17 arrivato subito alla prima uscita, alla prima vera prova. Tutto questo deve convincere quanto sia importante continuare sul sentiero tracciato con un impegno condiviso, non solo a livello federale ma anche sul territorio, perché possano continuare e crescere le collaborazioni con i club e la comunicazione fra loro. La strada sembra essere quella giusta, ora si deve sfruttare al massimo l’onda buona di questi risultati per fare ancora meglio. Da agosto, dopo la chiusura del mondiale pre-juniores ci saranno loro, quelli della Nazionale d’oro come protagonisti. Non si potrà perdere il passo, ma investire su di loro, con una programmazione adeguata, con la partecipazione a tornei internazionali ed esperienze importanti, tutto quanto possa essere veicolo per migliorare e crescere. C’è davvero molto di buono nel movimento giovanile, in questo patrimonio da non dissipare”.

Perchè il futuro è qui, dietro l’angolo. Passato dal Trentino del Trofeo delle Regioni – Kinderiadi per sbarcare in Turchia. Con l’augurio che sia, solo, il primo passo.

 

In allegato le immagini della premiazione e dei festeggiamenti per la medaglia d’oro ai campionati europei svoltisi in Turchia. Foto CEV  

 

(fonte organizzatori)

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