Regionali

Verso i campionati 2020/2021: per il Trentino niente ripescaggio in B nel maschile e piccolissima speranza nel femminile

09.05.2020 00:16

 

di Nicola Baldo

 

Si allontana in modo importante la possibilità, per le società trentine ed altoatesine, di un ripescaggio in serie B nella prossima stagione. Le porte della cadetteria resteranno aperte solamente tramite acquisto di un titolo sportivo (dove oltre al costo del titolo in sé bisognerà spendere anche 5 mila euro di tassa federale se lo si acquista da fuori regione o mille euro se lo si acquista in regione), mentre è in salita in modo brusco la possibilità di un ripescaggio.

 

Questo perché nella giornata di oggi la Fipav ha pubblicato delle prime anticipazioni della Guida Pratica che, nel giro di una settimana, verrà pubblicata per permettere alle società di tutto lo Stivale di iniziare a provare a programmare un po' la prossima stagione.

 

IL FORMAT DEI RIPESCAGGI: NESSUNA POSSIBILITÀ NEL MASCHILE, AL LUMICINO NEL FEMMINILE

Leggendo il format dei ripescaggi (o reintegri, che dir si voglia) si capisce subito una cosa: il Trentino a Roma non deve essere molto simpatico ultimamente. Perché di fatto le possibilità di un ripescaggio dalla nostra C maschile non esistono, mentre per avere un ripescaggio nel femminile servirà un allineamento di fattori molto difficile da verificarsi.

 

Ma vediamo di spiegarvi bene la situazione.

 

Nel maschile il fatto di non avere più, proprio da quest'anno, la promozione diretta in B è stata – per regolamento nazionale – la pietra tombale sulle speranze di ripescaggio nei campionati nazionali. Perché già di suo in B maschile mancano 17 squadre per arrivare a quota 120 partecipanti e così la Fipav nazionale ha pubblicato una classifica per regioni. Dove le prime classificate della C maschile al momento dello stop dei campionati possono, di fatto, già considerarsi da questa sera ripescata in B. Se lo vorrà, ovviamente. Altrimenti il “diritto” al ripescaggio di queste regioni (Lombardia, Lazio, Puglia e Basilicata, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Sicilia, Marche, Toscana, Piemonte e Valle d'Aosta, Sardegna, Liguria, Calabria, Abruzzo e Molise, Friuli e poi le seconde classificate in Lombardia e Lazio) passerà fino alla quarta classificata al termine del campionato.

 

Il Trentino maschile non è compreso nemmeno fra le regioni “di riserva” che potrebbero sperare ad agosto, dopo le iscrizioni, di essere reintegrata in caso di ulteriori buchi negli organici. Questa possibilità sarà per la prima classificata dell'Umbria e la seconda piazzata in Puglia e Basilicata, Veneto, Emilia, Campania, Sicilia, Marche e Toscana.

 

Nel femminile, invece, una speranza c'è. Ma flebile flebile flebile. In primis perché, in giro per l'Italia, di società interessate all'esperienza in B2 ce ne sono diverse ed allora è difficilissimo che ci possano essere dei buchi negli organici di B2 a fine agosto, al termine delle iscrizioni. Questo perché il Trentino è una della “regioni riserva”, ovvero che possono sperare in un reintegro solo se qualche società all'ultimo non si iscrivesse. La prima classificata della C trentina è seconda in questo gruppo di squadre che, a Ferragosto o giù di lì, potrebbe sentirsi chiedere “Ti andrebbe di salire in B2?” dietro alla prima classificata dell'Umbria e davanti a quella prima nella C calabrese. Mentre i 14 posti già oggi disponibili in B2 femminile per arrivare a quota 144 partecipanti si spartiranno, giocoforza, fra le prime classificate... pardon, fra le squadre piazzate dal primo al quarto posto in Lombardia, Veneto, Emilia, Lazio, Toscana, Puglia e Basilicata, Campania, Marche, Piemonte e Valle d'Aosta, Siilia, Liguria, Sardegna, Friuli, Abruzzo e Molise.

 

Morale: potenzialmente 56 squadre, le prime 4 classificate in ben 14 regioni italiane, chiamate a giocarsi i 14 posti liberi già oggi. Quelli che permetterebbero di organizzare tutto per il meglio in vista del campionato, senza dover magari rincorrere la situazione ad agosto.

 

CONFERMATA LA RIDUZIONE DEI CAMPIONATI IN SERIE B

Come anticipato, è confermata la riduzione da 14 a 12 delle squadre inserite in ogni girone di serie B, maschile e femminile. Il che comporterà campionati più brevi, con meno trasferte e costi inferiori. Mentre è una indicazione e non un obbligo che tutti i campionati regionali e provinciali siano composti da 12 squadre.

 

Ok la riduzione di squadre per girone, ma facendo un rapido calcolo si evince come, al massimo, saranno 120 squadre in B maschile (quest'anno erano 103), 60 in B1 femminile (in questa stagione erano 53) e 144 in B2 femminile (quest'anno erano 137). Insomma, ok meno squadre per girone e le società risparmiano, ma se tutti i posti saranno occupati avendo più squadre iscritte ed in campo rispetto alla stagione scorsa allora la Fipav alla voce "tassa gara" non perderà praticamente nulla pur avendo tolto due squadre per girone. 

 

REINTEGRI IN SERIE B

Per definire chi viene ripescato si utilizzerà la classifica avulsa dei campionati regionali. Nel caso la prima classificata dica no si procederà fino alla quarta classificata a chiedere se c'è la volontà di essere ripescata o meno in B maschile o B2 femminile.

 

LE DATE DELLA SERIE B

Cessione dei titoli: dal 20 al 24 luglio

Iscrizione: dal 27 luglio al 10 agosto

Eventuali ripescaggi: dal 17 al 21 agosto

Calendari: entro il 31 agosto

Campionati al via: seconda metà di novembre 

 

COSTO DEI TITOLI SPORTIVI

Abbassati i costi per l'acquisto di titoli sportivi, ma solamente all'interno della stessa regione. All'interno della stessa regione comprare un titolo di A3, B maschile e B2 femminile costerà mille euro di tasse, 1.500 in B1, mentre da altra regione i prezzi si impennano a 5, 6 e 7 mila euro.

 

 

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