Regionali

Nuovo Dpcm: D e Divisioni rischiano un nuovo stop fino al prossimo 5 marzo, la palla passa ora alla Fipav

15.01.2021 01:42

 

di Nicola Baldo

 

Ed ora la palla passerà alla Fipav nazionale. Perché il nuovo Dpcm, che sarà approvato oggi in giornata dal Governo, sullo sport non cambia una virgola se saranno confermate le anticipazioni circolate in queste ore. Resta quindi sempre il concetto di “preminente interesse nazionale” e, come tale, ora tocca alle varie Federazioni indicare al Coni quali sono le categoria che hanno questo interesse nazionale.

 

La palla passa alla Fipav nazionale proprio per questo. Difficile, molto difficile, pensare però che la Federazione nazionale cambierà idea su quali sono le categorie che possono fregiarsi di tale status nazionale. Ovvero serie A, B, C e tutti i giovanili dall'Under 13 all'Under 19 con esclusione delle categorie Under 12 e Under 14 che sono invece campionati provinciali o regionali.

 

Dopo aver detto, e scritto, fino a ieri che serie D e Divisioni non hanno queste caratteristiche di “preminente interesse nazionale” possibile ora che cambino idea non cambiando la situazione la fuori? Possibile una marcia indietro “scusateci, fino a ieri abbiamo scherzato, sono nazionali anche loro?”. Difficile, molto difficile una marcia indietro in questo senso.

 

Ma per quanto tempo, a questo punto, D e Divisioni rischiano di dover star ferme senza possibilità di allenarsi? Fino almeno al prossimo 5 marzo, giorno nel quale il Dpcm in approvazione oggi scadrà. Almeno secondo la bozza pubblicata nella notte dai mezzi di informazione nazionale.

 

La domanda a questo punto è: lasciando almeno tre settimane di allenamenti e preparazione alle varie squadre di D e Divisione dopo il 5 marzo, fermo restando che si potrà tornare ad allenarsi dal 6 marzo in poi, si riuscirà a partire con i campionati ad aprile? Per arrivare poi fino a fine giugno?

 

Anche in questo caso la palla passa alla Fipav nazionale e subito dopo a quella regionale, cui toccherà dare delle risposte. Si giocano i campionati anche se si dovesse partire ad aprile a giocare? E sempre fermo restando che le stesse società abbiano ancora la disponibilità delle atlete e degli atleti a giocare dopo cinque mesi fermi.

 

E se una società non potesse partecipare ad un campionato di cui ha titolo causa Covid-19 o palestre mancanti (ma lo stesso discorso vale anche per le serie C ad esempio con problemi di palestre...) perde il titolo sportivo o lo mantiene? L'anno successivo riparte dal medesimo campionato o, come succede ad esempio per le serie B, riparte dalla categoria subito inferiore? Nei giorni scorsi la Fipav nazionale ha concesso di prolungare i termini per il passaggio delle atlete in categorie diverse fino ad aprile o maggio (leggi QUI la nostra news), ma per il bene di tutti (atleti, atlete, società...) da Roma queste risposte debbono arrivare presto, per permettere a tutti i club di riorganizzarsi. E ad atleti ed atlete, dirigenti ed allenatori, decidere come comportarsi.

 

 

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