Il centrale giudicariese Roberto Festi arriva in Piemonte da Mario Barbiero: sarà posto-3 del Vbc Mondovì
Il mercato del Vbc Synergy Mondovì prosegue con un colpo al centro: ad alzare i centimetri del muro monregalese, con i suoi 2,02 metri, sarà Roberto Festi. Trentino “adottato” da Viterbo, Festi ha solo 26 anni ma è già un veterano della categoria, in cui gioca dal 2013. Quell’anno lo scelse per il debutto il Corigliano Calabro, che in rosa aveva anche il nostro capitano, Luca Borgogno.
Le strade di Festi e del Vbc si sono sempre incrociate: era presente, con la maglia di Sora, al PalaManera a fine ottobre 2015 per la prima storica partita casalinga dopo il ritorno in Serie A2.
Quindi le parentesi a Spoleto, Tuscania e, l’anno scorso, a Brescia. Una stagione molto positiva per lui: prima della sospensione del campionato era quarto nella classifica di rendimento di tutti i centrali e sesto nella graduatoria dei muri individuali. Ogni anno ha affrontato da avversario il Vbc Mondovì, ora sarà uno dei nostri.
Il nuovo centrale spiega i motivi della scelta: «È stato molto importante Mario Barbiero, ci teneva particolarmente ad avermi. Ringrazio la società che mi è venuta incontro. Per convincermi ad andare a giocare così lontano da casa servivano una squadra e un progetto valido, Mondovì me li ha saputi offrire».
Festi conosce bene anche Paoletti e Pochini, avversari di tante battaglie sportive sui campi della Serie A2 e non vede l’ora di prendere le misure ai palloni del palleggiatore cubano Leandro Macias.
Quali sono le tue doti migliori? «Diciamo che mi diverto molto ad attaccare, ma il mio punto di forza è il muro, i centimetri per fortuna non mancano…».
Da lui si aspetta molto il tecnico Mario Barbiero: «Roberto è un ottimo centrale, equilibrato sia a muro che in attacco: avrà la possibilità di giocare con un bravo palleggiatore e di creare una buona intesa con lui, quindi ha tutte le carte in regola per fare bene. Ha mostrato una grande motivazione nell’accettare la nostra proposta, con lui cercheremo di costruire una squadra aggressiva anche nel reparto dei centrali».
(fonte Mondovì)
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