Il blog "La schiacciata ignorante": due spunti per aumentare "l'appeal" dei campionati provinciali di casa nostra
di Nicola Baldo
Il rischio concreto è quello di vedere due categorie, ovvero Seconda e Terza divisione, a numeri ancora risicati dopo le 17 iscritte nella stagione scorsa. Non solamente per i ripescaggi, ma anche per i possibili abbandoni di alcune squadre registrati in questi giorni da “Radio Mercato” (si parla anche un papabile addio in Prima divisione a dire il vero...). Come si potrebbe, quindi, cercare di dare nuovo “appeal” a queste categorie? Come sempre, mettendo qualcosa di interessante, di sostanzioso, di appetibile in palio...
Un esempio pratico? Mescolare in un solo campionato Terza divisione ed Under 18 ad esempio. Anche solamente per una prima fase che duri da ottobre a Natale oppure a fine gennaio, se ovviamente il numero delle squadre iscritte sono poche. Nella stagione finita da pochi giorni avevamo 11 iscritte alla prima fase Under 18 e 7 in Terza divisione, se i numeri fossero più o meno simili la scelta sarebbe tra fare un campionato breve oppure magari una prima fase utile sia alle Terze per giocare di più ed anche alle Under 18 che potrebbero giocare contro squadre mature oltre che solamente giovanili.
Al termine della prima fase, a gironi o come il numero di iscrizioni permetterà di giocare, le squadre Under 18 faranno il loro percorso autonomo nel campionato di categoria verso la final four regionale mentre le iscritte alla Terza giocheranno fra di loro. In questo modo le società sarebbero incentivate ad iscrivere, che sia, una Terza o una giovanile in Under 18 sapendo che in entrambi i casi si giocherebbero un congruo numero di partite durante la stagione.
Una opzione questa, utilizzabile anche in campo maschile fra Under 19 e Prima divisione.
Oppure, seconda ipotesi, senza coinvolgere le Under 18 ma coinvolgendo solamente le squadre di Divisione. Si potrebbe fare un po' come fatto nel maschile pochi anni fa, ma al contrario. Quando si giocò da ottobre a Natale un girone di sola andata di serie D maschile, promuovendo una o due squadre in serie C nel massimo campionato regionale che in quella stagione partì a gennaio fino a maggio con, appunto, due squadre in più arrivate dalla D. Mentre le altre squadre di D da gennaio in poi hanno proseguito il proprio cammino nella nuova fase di D.
Ovvero mescolare le iscritte di Seconda e Terza divisione, 17 squadre appunto nella stagione scorsa, in una prima fase comune che sia a gironi oppure di sola andata, in base a come permetteranno le iscrizioni ovviamente. E quindi promuovere già a Natale od a gennaio 12 squadre in Seconda e le altre invece tenerle (o anche farle retrocedere) in Terza, ma grazie alle due seconde fasi di Seconda e Terza da disputare da gennaio/febbraio a maggio non cambierebbe il numero di campionati che oggi si disputano.
Ma quest'ultima ipotesi sarebbe affascinante per le società perché iscrivendo liberamente una Terza divisione nell'arco di una sola stagione sportiva questa squadra potrebbe già ritrovarsi in Prima divisione, se appunto dalla prima fase comune Seconda+Terza andasse in Seconda e poi nella fase di sola Seconda divisione cogliesse la promozione in Prima. Inoltre così facendo nascerebbe un campionato provinciale di appeal anche per le squadre giovanili, che iscrivendosi come Terze potrebbero disputare un secondo campionato con un congruo numero di gare contro sestetti più esperti e quindi giocare tanto ad un livello interessante.
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