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Ipotesi di nuovi costi per le polisportive di primo livello, ci sono nuovi cambiamenti normativi in vista?

 

Che questi siano mesi se non anni di grandi cambiamenti è poco ma sicuro. Fra le novità del lavoro sportivo, dei nuovi svincoli e dei nuovi tesseramenti senza dimenticarsi altre novità sempre impattanti sulle società sportive. Novità che nella migliore delle ipotesi aumenterà carico di lavoro, cose da fare e responsabilità da prendersi, mentre nelle “ipotesi peggiori” ecco un considerevole aumento dei costi per i sodalizi.

 

Ed ora all'orizzonte appare anche un altro rischio, ma questa volta “circoscritto” alle polisportive. Questo perché, a livello normativo e burocratico, a Roma è stata depositato in Camera dei Deputati un provvedimento che potrebbe comportare un ulteriore aggravio di costi per questa tipologia di società.

 

Premessa: il condizionale è d'obbligo perché ancora non sono stati presentati documenti di questo tipo alla discussione in aula, siamo ancora nel campo dei “Sembra che...” ma certo se questa possibilità diventasse realtà per le polisportive sarebbero “eurini” in più da investire.

 

Si tratterebbe di un provvedimento che di fatto aumenterebbe i costi, in quanto sul piatto sembra esserci la proposta di vietare o tassare le multi affiliazioni. In pratica le polisportive di primo livello, ovvero quelle composte da una sola società che fa anche più sport diversi, oggi possono iscriversi a più realtà. Dalla Fipav al Csi nella stessa stagione ad esempio ma in Italia anche Uisp, Csen o altre Federazioni ed Enti di Promozione Sportiva affiliate al Coni. Se questa ipotesi ventilata nei corridoi della politica sportiva diventasse realtà allora ciao doppia o più attività per tante società e, di conseguenza, si dovrà fare una scelta con le conseguenze organizzative, tecniche e di costi che ci saranno. Oppure con la possibilità di una tassa nel caso in cui ci si iscriva, ad esempio, a due Federazioni diverse come – sempre ad esempio – Fipav e Figc.

 

Ancora da capire se questo provvedimento riguarderebbe anche le polisportive di secondo livello. Ovvero quelle associazioni che aggregano nella propria compagine sociale vari soggetti giuridici, quali ad esempio diverse società sportive di varie discipline che si raccolgono sotto lo stesso ombrello (spesso questa formula viene usata per la gestione di impianti o centri sportivi) oppure composta da più società impegnate anche nella medesima disciplina sportiva. Ma raccolte appunto sotto un unico “ombrello”, con i singoli soci che hanno la loro autonomia (patrimoniale, finanziaria ed economica) e mettono in rete “solamente” la parte sportiva ed organizzativa. Avendo più realtà nel proprio “paniere” allora sarebbe possibile utilizzare le singole società per iscriversi a più attività, ma tutto resterebbe sempre riconducibile alla polisportiva di secondo livello. Senza aumento dei costi.

 

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