A2 maschile

Amarcord: 16 anni fa esatti, la sera in cui Bolzano sfiorò, a Vibo Valentia, una storica promozione in serie A1

13.05.2020 17:35

 

di Nicola Baldo

 

Sedici anni fa esatti si è arrivati ad un passo, a tanto così, da una cosa più unica che rara. Dal derby regionale fra Trento e Bolzano nel gotha del volley italiano e mondiale. Dal derby fra le due anime della nostra regione, dalla sfida fra gialloblù e biancorossi in serie A1. A questo derby, esattamente 16 anni fa, il 13 maggio del 2004 si è arrivati a tanto così.

 

Quella serata di sedici anni fa è stata una di quelle indimenticabili per la pallavolo regionale. Perché a Vibo Valentia, in Calabria, quella sera si giocava la decisiva gara-3 della finalissima dei playoff di serie A2 maschile. In campo i padroni di casa della Tonno Callipo Vibo Valentia e la Brillrover Sudtirol Alto Adige di coach Luca Moretti, che al primo anno in categoria dopo aver acquisito il titolo di Lamezia Terme ha compiuto un campionato pazzesco. La B1 di Mezzolombardo del presidente Michele Dalfovo, in pratica, si sposta a Bolzano per disputare il secondo campionato nazionale. Arirva un terzo posto in regular season, dietro solamente alla corazzata Marmi Lanza Verona che ha conquistato la promozione diretta in A1 da imbattuta con 30 vittorie in altrettante gare, ed appunto a Vibo Valentia avanti di 12 punti sugli altoatesini.

 

Era la squadra di Natale Monopoli in regia, del brasiliano Negrao opposto, gente come Lirutti, Hardy e Santià in posto-4, di Peruzzo (poi protagonista anche in B1 a Trento con la Blue City) al centro. Una gran bella stagione per essere una matricola, con tanta voglia di esportare il seme della pallavolo anche a Bolzano ed in tutto l'Alto Adige. In quel primo anno, piano piano, il pubblico iniziò ad avvicinarsi a questa nuova realtà, esplodendo poi nel corso dei playoff per la promozione in serie A1.

 

In semifinale playoff arriva un netto 2-0 nella serie contro Loreto, quarto in campionato a soli due punticini dalla Brillrover, dopo le vittorie per 3-1 e 3-2. Nell'altra semifinale a Vibo servono tre gare, invece, per eliminare la Terra Sarda Cagliari e regalarsi una finale promozione nella quale il fattore campo è dalla sua.

 

LA FINALISSIMA

Fattore campo che si sente subito: il 6 maggio 2004 al PalaValentia è 3-0 secco (25-22, 25-23, 25-19) per i calabresi in gara-1. Che nella gara di ritorno, il 9 maggio 2004 al PalaResia di Bolzano, hanno il match point per volare, per la prima volta nella loro storia, in A1. Quando Vibo è avanti 1-2 (25-20, 24-26, 22-25) la tavola per questa promozione dei calabresi è apparecchiata. Ma un Lirutti favoloso, autore di 29 punti finali, spinge la Brillrover alla rimonta: 25-17 nel quarto set e 15-10 nel tie-break. Si va a gara-3, la partita di spareggio, a Vibo Valentia ed il palasport già due ore prima del fischio d'inizio è pieno come un uovo.

 

Chi vince quella sera per la prima volta nella propria storia andrà in A1. Le due estremità d'Italia che si toccano per una sera, sfidandosi per entrare nell'olimpo del volley. E che finalissima fu... Bolzano accarezza il sogno e l'impresa, il trio di palla alta degli altoatesini trascinano e si va sul 2-0 (25-23, 25-22) per i ragazzi di Moretti.

Ma come spesso accade nel volley mai dire mai finché non è caduta l'ultima palla. Quel giocatore assurdo che era, allora in A2, Kirchhein opposto di Vibo (che l'anno successivo giocò proprio a Bolzano) scalda il braccione e mette a terra 24 punti, rianimando i suoi. Vibo vince 25-22 e 25-21 i successivi parziali, si arriva così al quinto set. Tutta una stagione in un tie-break. Ovviamente anche questo equilibratissimo e giocato punto su punto.

 

Fino al 15-14 per Vibo. Quando, dopo il servizio dei calabresi, Monopoli gioca palla in posto-2 a Negrao. L'attacco dell'opposto brasiliano però venne murato da Giacomo Tomasello, è il muro che vale il 16-14 conclusivo e che fa partire l'invasione di campo dei tifosi calabresi.

 

Un'esperienza, quella del Sudtirol Alto Adige Volley, che si conclude dopo la semifinale playoff raggiunta anche nella stagione successiva con Flavio Gulinelli in panchina, ultimo atto prima di chiudere. Ma chissà come sarebbero andate le cose se quell'attacco di Negrao non fosse stato murato, se ai vantaggi fosse arrivato quel colpo di reni che avrebbe voluto dire giocare Trento contro Bolzano in serie A1.

 

 

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