B1 femminile

L'Argentario ci ha preso gusto nel vincere i derby, il Neruda Volley si arrende al tie-break

17.12.2017 23:15

 

Se vincere sette partite su dieci e confermare il quarto posto contro una formazione distante un solo punto in classifica non è una dimostrazione di forza, poco ci manca. È arrivata così, sabato sera, la terza vittoria consecutiva dell’Argentario VolLei, che, in circa due ore e mezza di gioco, ha piegato per 3-2 (25-23, 23-25, 25-18, 23-25, 16-14) un ottimo Neruda Volley. Dopo il derby della settimana scorsa, le ragazze di Maurizio Moretti certificano, con una partita entusiasmante, il proprio valore contro un avversario combattivo, che merita certamente l’onore delle armi. Quello andato in scena al PalaBocchi è stato un match molto combattuto, in equilibrio sino all’ultimo punto e deciso dalla precisione a muro delle trentine (ben 16 totali).

La cronaca

Davanti ai fischietti Spartà e Micali, Maurizio Moretti schiera il sestetto base con Bonafini in regia, Visintini opposto, Giorgia Mazzon e Pucnik in banda, Alessia Mazzon e Barbazeni al centro, Dorigatti libero. Dopo un inizio bruciante (3-0) e l’ace di Visintini (6-3), le trentine incespicano (13-15) così Moretti inserisce Braida che rileva Bonafini. Le bolzanine però conservano il vantaggio (19-21), quando altre due sostituzioni ribaltano l’andamento del set. Prima Barbazeni esce per Cardoni, poi Giulia Bonafini scende in campo al posto di Visintini e l’Argentario recupera fino alla decisiva schiacciata di Giorgia Mazzon che fissa il punteggio sul 25-23.
Nella pausa Maurizio Moretti chiede di tenere alta l’efficienza, ma la frazione successiva riparte nel segno delle avversarie (4-6). Poco dopo, però, una pipe di Pucnik e un muro di Alessia Mazzon confezionano un timido più due (12-10). Il vantaggio dilaga (19-13) fino all’impronosticabile recupero ospite (19-19), momento in cui torna in campo Cardoni, che sostituisce Alessia Mazzon. Non è sufficiente il ritorno in campo di Giulia Bonafini al posto di Giorgia Mazzon per recuperare e il set si conclude, dopo un attacco murato a Giulia Visinitini: 23-25.
Il terzo periodo conferma l’equilibrio del match (5-5 e 15-14). Ma è nella seconda parte che, dopo un provvidenziale time out, l’Argentario prende il largo (21-17), complice l’improvviso blocco delle avversarie, che non riescono più ad andare a segno. Con un bel primo tempo, Alessia Mazzon chiude 25-18.
Con un altro primo tempo di Cardoni, due ace di Giorgia Mazzon si riapre il quarto parziale, che è subito di marca trentina (5-0). Il Neruda però non molla e con un parziale di 0-5 ristabilisce la parità, che permane per quasi tutto il set (20-20). Ed è qui, nella fase più combattuta del match, che Maurizio Moretti tenta la carta Serena Sfreddo. Visintini prima e Pucnik poi schiacciano out e il servizio, anch’esso fuori, di Giorgia Mazzon consegnano il parziale al Neruda 23-25.
Il tie-break è ancora una volta più equilibrato che mai. Dopo pochi punti (3-4) rientra Braida per Bonafini e, complice un cartellino rosso a Maurizio Moretti, il Neruda allunga timidamente (4-6). La decisione arbitrale, tuttavia, scuote le trentine, che recuperano (9-9). In campo torna anche Bonafini, ma il punteggio rimane in assoluta parità (12-12). Si procede con un punto a testa, finché una schiacciata di Visintini e l’invasione finale di Turlà consegnano la vittoria all’Argentario VolLei.

Le dichiarazioni

Il PalaBocchi si dimostra ancora una volta un vero e proprio fortino e le scelte tattiche si sono dimostrate azzeccate. «Il Neruda – dichiara l’allenatore Maurizio Moretti – quando gioca nel modo giusto è squadra molto forte. Hanno cinque attaccanti in grado di fare punto in ogni situazione quindi compiere delle scelte, per il muro, diventa complicato. Non è stata un’ottima giornata per alcune nostre giocatrici e questa è la dimostrazione della forza delle bolzanine, che va riconosciuta».
Voi però siete riusciti ad aggirare il problema, grazie anche ad alcune scelte inusuali. «Siamo stati bravi – prosegue il coach – a non mollare mai. Ho addirittura invertito i centrali ed è una cosa che non faccio quasi mai. Con questo e altri accorgimenti siamo riusciti a portare a casa il successo». 

 

(fonte Argentario)

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